giovedì 16 gennaio 2014

Birra Tsingtao



Nome: Birra Tsingtao
Marca: Tsingtao
Quantità: 64cl
Volume alcolico: 4,5%
Provenienza: Cina
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Vegan Blog può andare a fare in culo.
Lui, e tutta la sua razza schifosa che rinnega i piaceri della carne, probabilmente in tutti i sensi visto che la mitologia insegna il fermo precetto de "le vegane non ingoiano".
Magari sono delle maestre nell'arte del soffocotto, ma temo non lo saprò mai visto che mangio principalmente carne e le donne a cui vado dietro son soggette a ben altre paranoie, tipo se le reni della Grecia vanno fatte ai ferri, bollite o semplicemente affumicate.





Cammino, giro a destra, entro di forza nel ristorante cinese bislacco, sorrido alla cameriera e le faccio che voglio una porzione di involtini primavera che me devò magnà in stazione perchè oh, niente, c'ho il treno e se lo perdo vi faccio rimpiangere l'occupazione giapponese, li mortacci vostri.
Già la giornata fa schifo, gli involtini sappiamo tutti e due che tanto li riscaldate e basta, che quelli son pronti dall'era Ming, quindi vedi di convincere il microonde a lavorare da microonde civile.

Aspetto.

L'altra camerierina per poco non inciampa sul mio zaino. Si, è la cima che a più riprese pensava io ci stessi provando con lei.
Stranamente, aveva torto.
Scosto lo zaino, lei mi porta gli involtini.
Pago, ma nello stesso istante entra lui: cinese, basso, 40 anni per niente, evidentemente disorientato.
La commessa con un po' di cervello mi passa un foglio. Io lo guardo: segna una tratta verso Utrecht.
UTRECHT.

" 'Ndo cazz'è?"
"Su"
"Su quanto?"
"Su tipo su, dai cazzo, non lo so, non menarmela"

In pratica il tizio vuole andare in Olanda, e non sa in che giorno parte il suo maledetto treno. E io dovrei saperlo. Io, che viaggio in aereo con le hostess formose e sorridenti, dovrei saperti dire se oggi c'è un treno stipato di hipster puzzanti da cane bagnato e ormoni in rivoluzione che fanno l'InterRail solo per strafarsi ad Amsterdam.
Ma forse, una buona azione non fa male.
Spiego quindi all'uomo che se gli han detto che oggi non ci son treni, è palese che non ci sono, e che sul cazzo di carro bestiame ci può montare sabato.

Capisce, ringrazia, e ricevo dei ringraziamenti pure dalla signorina.
È la prima volta che nei suoi occhi scorgo della benevolenza e non un "tu essele poltafoglio che cammina, also, essele polco capitalista. Io essele capitalista pule, ma tu essele polco, glan polco, glan polco losa".

Signorì, se tu non fossi incinta, na botta o cento te le darei anche.

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La Tsingtao può andare a fare in culo.
Se io pisciassi in una bottiglia, diluissi con della Heineken calda e lasciassi il tutto ad arrostirsi nel deserto del Mojave, il risultato sarebbe comunque migliore di questo scarto di cisterna fatto nel paese della seta, del cibo agrodolce (pena la morte) e delle esecuzioni su pubblica piazza (ecco, vedi a fare il mona?).

Il problema con questa birra non è tanto il gusto, quanto il non-gusto.
La Tsingtao, a meno che tu non sia già ubriaco perso, non sa da niente, è praticamente acqua sporcata con un po' di birra.
Acqua sporca che ha il suo prezzo, all'incirca 3 euri. Che con 3 euri al LIDL compri 6 birre ignoranti ed estremamente più gratificanti.
Pura magia teutonica, forgiata nelle più oscure segrete del Kaiserreich in tempi antichi, e rivelata al mondo ignaro solo da qualche anno.
La Grafenwalder sarà il perno per la formazione del Quarto Reich.

La Tsingtao non è nemmeno amarognola, tra l'altro, e più di una volta i disgraziati che erano a bivaccare con me han minacciato di rovesciare la propria bottiglia nel lavandino, in quanto deprimente da bere.

Alla fine l'hanno bevuta tutta, soffrendo in modo animoso.
Parafrasando un libro di discreta importanza scritto da qualcuno, se il popolo dovesse decidere tra bere piscio vita natural durante o schiantarsi di Tsingtao ogni sabato sera, urlerebbe in coro:
"Piscio! Piscio! Vogliamo il piscio!"

E pure lo spot volutamente fraudolento, può andare a farselo troncare in culo.


  



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