domenica 24 novembre 2013

Tehbotol



Nome: Tehbotol
Marca: Sosro
Quantità: 220ml
Kcal: ND
Provenienza: Indonesia
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È sera, è agosto, e io non ho niente da fare.
Stasera non si scopa, stasera non si parla, stasera la mia lei ha la rimpatriata con i vecchi compagni der catechismo e quindi no, nada, niet, tidak, a.k.a ciccio te ne vai fuori dal tuo hotel a procacciarti del cibo, o almeno muori come un eroe provandoci.

Obbedisco.

Mi aggiro a passo spedito per le vie indonesiane, mirando dritto ad un chioschetto dove vendono pollo fritto.
Si, lo so, la volete, io no, ma fa lo stesso.

                                  


Mi dirigo verso il bancone, ordino, dicono che non c'hanno quello che voglio,
Grazie al cazzo.
Riprovo, sempre in indonesiano. Stavolta c'hanno quello di cui ho bisogno, e riesco a procurarmi la mia cena, che consiste in un pezzo di pollo fritto, del riso e una bottiglietta di the.
Le posate no, che quelle sono strumento del demonio e quindi niet, fanculo, non te le diamo.

Mangio con le mani, come fanno loro, e ci prendo gusto. Regredisco goduriosamente ad uno stadio medievale per un quarto d'ora, e proprio quando sono pronto a guidare i miei valorosi cavalieri alla conquista di un villaggio a caso, mi accorgo che la preziosa vivanda è finita.

Va beh, non ci resta che pagare e andare via.

Una cosa però c'è da dire: la gente qui per strada ti saluta. Sul serio, ti saluta, ti fa ciao ciao con la manina, si ferma per dirti "haiiii" e roba simile. Qui si sta bene, oddio, qui si sta abbastanza bene. Dove vivo io di solito è tanto se non ti prendi una scarica di insulti per un'occhiata.
Come coso li, Coso, che se ne va in giro cantando "tutti quanti saponette" vicino al quartiere etnico, e si mette a fare il saluto romano ad ogni stop.
Ma qui non esiste nessun Camerata Coso, qui ci sono solo ragazzine carine e uomini di mezz'età sonnolenti. E forse, tutto sommato, è meglio così.

Qui hanno capito tutto: trattare bene lo straniero vuol dire aggiudicarsi il suo ritorno, e quindi un giro economico non da poco. Quando sei ridotto al terzo mondo, queste cose le capisci, e le fai tue. In quell'isola ho potuto davvero sentirmi a casa.

"E daje co sto romanticismo"
"Che vuoi non t'avevo mica mort'ucciso tipo un mese fa"
"No, quello era er Demone"
"Aggiornami."
"Er Demone, l'amico mio che 'ndava dietro a'a niggeriana der discount"
Ci sono più nigeriane al discount di quante stelle ci siano nell'universo."
"Anvedi che fai er Dante"
"La tua presenza mi irrita alquanto."
"Serio?"
"Raus!"

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La bottiglia e trasparente, di bella presenza, con il logo in bianco e rosso, pure abbastanza elegante. Fosse una donna la sfonderei come una linea francese durante la seconda coppa del mondo di panzer.
Il the è molto buono,  ha un gusto rinfrescante e naturale, che ricorda molto il gusto delle foglie di the in purezza. Davvero eccellente, comparato a quello schifo che ci dobbiamo bere qui in Italia.

"Qualunquista"
"Non sapevo sapessi parole così lunghe, sono fiero di te."
"Ah..."
"Ecco, siamo tornati allo standard."

Secondo quel che c'era scritto sull'etichetta, la bevanda è fatta semplicemente con estratto di the, zucchero ed acqua. Visto il gusto, potrei anche crederci.
Alla fin fine, la pubblicità è così innnoc....



Guardala, l'esperienza fatta a casalinga indonesiana.

Voto:    

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